Ridere, ridere, ridere ancora,
ora la guerra paura non fa,
brucian le divise dentro il fuoco la sera
brucia nella gioia vino a sazietà
musica di tamburelli fino all’aurora
il soldato che tutta la notte ballò
vide fra la folla quella nera signora,
vide che cercava lui e si spaventò.
Salvami, salvami, grande sovrano
fammi fuggire, fuggire di qua
alla parata lei mi stava vicino
e mi guardava con malignità
"Dategli, dategli un animale,
figlio del lampo, degno di un re
presto, più presto perché possa scappare
dategli la bestia più veloce che c’è."
Corri cavallo, corri ti prego
fino a Samarcanda io ti guiderò
non ti fermare, vola ti prego
corri come il vento che mi salverò...
Oh oh cavallo... (5 volte)
Fiumi nei campi poi l’alba era viola
bianche le torri che infine toccò,
ma c’era tra la folla quella nera signora
e stanco di fuggire la sua testa chinò:
"Eri tra la gente nella capitale
so che mi guardavi con malignità
sono scappato in mezzo ai grilli e alle cicale
sono scappato via ma ti ritrovo qua!"
"Sbagli, t’inganni, ti sbagli soldato
io non ti guardavo con malignità
era solamente uno sguardo stupito,
cosa ci facevi l’altro ieri là?
T’aspettavo qui per oggi a Samarcanda
eri lontanissimo due giorni fa,
ho temuto che per ascoltar la banda
non facessi in tempo ad arrivare qua"
Non è poi così lontana Samarcanda,
corri cavallo, corri di là...
ho cantato insieme a te tutta la notte
corri come il vento che ci arriverà.
Oh oh cavallo... (5 volte) |