PESCANTINA. Ad Arquata del Tronto. Ringraziamenti da Comune e Zaia
Sono tornati in Consiglio comunale a relazionare sulla loro missione ad Arquata del Tronto i ragazzi di Santa Lucia di Pescantina che, in brevissimo tempo, hanno raccolto 1.500 euro e acquistato una roulotte che hanno poi portato di persona a una famiglia di allevatori, in una delle zone più colpite dal terremoto. Benedetta, la portavoce, ha spiegato: «La roulotte è stata consegnata ad Arquata del Tronto: verrà utilizzata da tre fratelli allevatori. Le loro famiglie, come tutto il resto del paese, sono state trasferite in un hotel a San Benedetto del Tronto. Queste persone hanno ancora bisogno di molto aiuto. Alcuni di loro, oltre alla casa, hanno perso il lavoro, ma forse la cosa di cui hanno più bisogno è di non sentirsi soli.
Grazie anche alla collaborazione della Coldiretti di Macerata e a speciali permessi, siamo potuti entrare nelle zone rosse e abbiamo potuto vedere da vicino la realtà delle distruzioni provocate dal sisma».
I ragazzi hanno preparato un filmato che è stato proiettato nel silenzio della sala consiliare. Alla fine, un applauso fragoroso da parte di sindaco, consiglieri e pubblico. «Un esempio che la buo na volontà», ha sottolineato il consigliere Manuel Fornaser, «è un ingrediente necessario per aiutare velocemente gli altri».
«Grazie del gesto di solidarietà», ha rimarcato Davide Pedrotti, «che fa onore al paese e all'amministrazione».
Commosso il sindaco Luigi Cadura: «Ci rendete orgogliosi di essere di Pescantina. Voi, ragazzi, siete come i nostri nonni che accolsero i deportati».
Dal presidente della Regione, Luca Zaia, una lettera di plauso: «La solidarietà non è fatta di belle parole, ma di gesti concreti, anche piccoli, anche minimi, ma dal grande valore etico e morale. E quel lo di donare una roulotte per aiutare le popolazioni del Centro Italia, duramente colpite dal terremoto, è uno di quei gesti che contemporaneamente colpiscono e inorgogliscono. Commuovono perché è bello vedere smentiti quanti dalle cattedre parlano di una gioventù distratta e insensibile. Inorgogliscono perché siete la conferma che grande è il cuore dei veneti, terra in cui un cittadino su cinque è attivo nel volontariato. Continuate così, ragazzi, sono fiero di voi». |