Guerra, fame, povertà, inquinamento... i problemi che abbiamo davanti sono enormi, ma le sfide non ci spaventano. BP guardava lontano, anche in un tempo sconvolto dalle guerre. Nel Jamboree egli vedeva un eccezionale strumento di pace, oggi si direbbe di "diplomazia popolare", per costruire uno spirito di fraternità fra le giovani generazioni di tutti i Paesi del mondo, anche quelli in conflitto.
Noi, nipotini di BP, ci troviamo in un’epoca strana. Mentre cresce la ricchezza cresce la povertà del mondo e aumentano le violazioni dei diritti umani; viene da credere che la pace e i diritti siano un lusso per pochi, e ci chiediamo chi sia a pagare i costi reali del nostro "benessere".
Tutto questo (e molto ancora) ci interroga e ci riguarda, perché siamo
responsabili di ciò che amiamo: il mondo, così come Dio ce lo ha affidato, e che BP ci ha chiesto di lasciare un po’ meglio di come lo abbiamo trovato. |